Oh Madonna…

Scrivo queste righe il 3 febbraio 2012, giorno in cui il web è letteralmente impazzito per il lancio della nuova canzone di Madonna, “Give me all your luvin”. Oggi era impossibile evitarla. Su ogni social network, su ogni TG, su ogni quotidiano, su ogni sito è stato un continuo tam tam su una canzone che definire “insulsa” è davvero poco.
Certo, Madonna è davvero lontanissima dai miei gusti musicali. Amen. Ci stà. Non è la prima e non sarà l’ultima.
Non voglio nemmeno imbastire una filippica sul fatto che si dovrebbe chiedere una rogatoria internazionale per vietare la diffusione in pubblico delle sue canzoni.
No. Di solito mi limito ad evitarla accuratamente.
Però ho sempre trovato esagerato e inspiegabile il seguito che questa artista sia riuscita a crearsi.

Potrei citare Nicolas de Chamfort, che disse: “Ciò che fa il successo di un bel po’ di opere è il rapporto accertato tra la mediocrità delle idee dell’autore e la mediocrità delle idee del pubblico”. Ma sarebbe una provocazione gratuita. In fondo non giudico la produzione di Madonna peggiore di tanta altra “roba” che passa tutti i giorni in TV e radio.
Ma onestamente quello che io davvero faccio fatica a sopportare nel personaggio Madonna è, almeno a mio avviso, la mancanza totale di autenticità.
Certo, tutta la musica pop è basata sulla “finzione” e sulla “teatralità”. Pensate al meraviglioso personaggio immaginario di Ziggy Stardust di David Bowie. Pensate all’icona (anche iconografica) che era diventato nel corso degli anni Freddie Mercury. Pensate al fatto che non abbiamo mai visto i Kiss senza trucco e parrucco.
Tutti loro usavano la “finzione”, tutti loro interpretavano un personaggio. Ma in questi casi la cosa non mi ha mai disturbato perché era manifesta.
Per Madonna è diverso. Lei cambia in continuazione ma pretende di volerci far credere che è tutto “vero”. Dovremmo credere che lei sia la Madonna che si professa cristiana ma anche quella che pubblica il libro “Sex”. Lei pretende di farci credere che è la scrittrice di favole per bambini ma anche la protagonista di video censuratissimi.
Devo anche ammettere che, nonostante la sua espressione perennemente ebete, si impegna anche a impersonare tutti questi vari personaggi. Quello che mi disturba è la sua malsana voglia di farci credere che sia “vero”.
Autenticità significa farsi apprezzare e amare per ciò che si è e non per ciò che gli altri vorrebbero che fossimo. Autenticità è considerare il bianco bianco e il nero nero, e non mescolare i colori con il cucchiaio dell’incoerenza solo per mietere consensi e per arrivare ai cuori.
Il bacio con la Anguillera agli MTV Music Award sarebbe stato politico, provocatorio e potente se Madonna fosse lesbica. E lo rivendicasse. Fatto così è ingenuo e patetico come il bacio tra due adolescenti sbronze davanti alla giostra degli autoscontri della sagra di paese.
Madonna ha la sua età e probabilmente è in menopausa. Che senso ha farsi fotografare o filmare in video in cui si ostina a fare la super sexy come avesse 20 anni? E’ semplicemente falso. Mi piacerebbe sentirla “autentica” e mi raccontasse della sua vita di madre e del fatto che non è così “ganza”, visto che ogni matrimonio va in frantumi.

Ma infondo è dall’inizio della sua carriera che io sento puzza di “falso”. Insomma, questa cantava “come una vergine” a 26 anni.
“Papa don’t preach”, la canzone sul fatto di confessare al padre di essere incinta e di non voler abortire, la cantava a 30 anni. Dai, a quell’età cosa decidi di fare deve essere affar tuo e non del caro babbino. E poi i media ce la vendono come “intraprendente” e “avanti”! Ma fatemi il piacere, è solo una ragazzotta del Mitchigan sempre un pò ritardo rispetto alle sue coetanee.
E via via ogni volta ha cercato di propinarci una diversa versione di sè: cow-girl, discotecara, mamma, moglie fedele, mangia uomini a go go, sportiva, spirituale, icona della moda, fedele della Kabbalah, cristiana…. e chi più ne ha, più ne metta.
Quello che mi sorprende è che il pubblico non viva tutto questo come una recita che dura da troppo tempo.
Credo che il grande (in senso sarcastico) merito di Madonna sia stato riuscire a generare un cortocircuito che ha portato ad annullare le differenze tra “vero” e “falso”.
E, incarnando la massima enunciata da Courtney Love – “fingo talmente bene che ormai mi viene spontaneo” – nell’idiota canzone uscita oggi, Madonna ci sfancula pure cantando:
“Dammi tutto ciò che hai
Forse ti andrà bene
Fino a quando non mi mentirai
E non fingerai di essere chi non sei”

Insomma, quello che sto cercando di dire è che io ritengo che la produzione di Madonna (i testi, l’immaginario, i video) siano tutta finzione. E nella finzione io sento puzza di malafede, menzogna, inganno. O quanto meno di business. E basterebbe anche solo questo per spiegare perché sono sempre stato infastidito da questo personaggio.
Ma a giudicare dalla reazione del web oggi devo ammettere che probabilmente mi sbaglio io,
E devo a questo punto dare ragione ad Anton Čechov quando diceva: “Si dice che la verità trionfa sempre, ma questa non è una verità.”

 

La canzone che mi piace ora.
Beth Jeans Houghton & The Hooves Of Destiny – Sweet Tooth Bird
Lei arriva da Newcastle, ha 22 anni e il suo primo cd “Yours Truly,Cellophane Nose” è in uscita a febbraio.
Una miscela particolare di folk, rock ed un pizzico di psichedelia.

Il video che mi (non) piace ora.
Perfume Genius – Hood
In realtà la canzone mi piace molto, il video per niente. Ma YouTube voleva censurarlo, e quindi mi va di amplificarlo.
Preferivo come si era presentato nel primo disco: con un immagine più angelicata, quasi senza sesso. Ora sembra voler spingere su un immaginario più esplicitamente omosessuale. E quindi più noioso.
Immagine anteprima YouTube

La cover che mi piace ora.
Mullinex ft. Peaches – Maniac
Cosa sarebbe successo se nel film Flashdance, Alex non fosse entrata nella scuola di danza e avesse continuato a fare la saldatrice di giorno e la lap dancer di notte. Scopritelo con questa cover di “Maniac” ad opera di Mullinex ft. Peaches!
Immagine anteprima YouTube

Matteo Lion

  • Date: 07 02 2012
  • Filed under: Matteo Lion, Suoni