L’ebrezza di Noakh

Prima del diluvio Noakh si era consacrato al servizio dell’Eterno, lasciata l’arca considerò che la sua missione era quella di coltivare la terra.
Decise di cominciare piantando un vigneto. Un giorno bevve il vino, si ubriacò e si addormentò nudo nella sua tenda.

Sognò le città fondate dai nipoti, sognò le nuvole coprire la terra e le acque uscire da tutte le sorgenti, sognò di salvarsi ma poi cadere in mare.
Sognò le creature del mare che lo trascinavano sul fondo e che lo deridevano, sognò di scappare ma di essere inghiottito da un serpente.
Sognò di essere piantato nell’argilla rimasta asciutta, sognò che le sue membra diventavano radici e che dalla bocca gli cresceva il tronco di una pianta senza frutti.

Sognò di piangere, di mordersi le labbra e di pregare, incessantemente: liberami da questa prigione!

Mirco Denicolò

  • Date: 20 10 2016
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