Anima

Tiberio Zucchini ha fotografato il mio atelier.

Quando mi ha mostrato le foto ho pensato: io lavoro in un luogo misero, se fosse un luogo dell’anima dovrei esserne turbato.
In effetti ho poche ore di luce naturale (scende dal lucernario) e in inverno fa freddo; i muri producono continuamente polvere e si sono aperte alcune crepe, niente di pericoloso.
Non è un posto dove invitare gli amici.

Lavorare qua dentro non mi infastidisce.

Il mio atelier assomiglia ad una zattera e disegnare e scrivere da qua dentro mi ricorda di non possedere terre o case, ma di essere dentro ad una lingua, quando va bene di essere dentro ad un linguaggio, quando va molto bene di essere parte di una conversazione.

Per ora non voglio altro.

Mirco Denicolò

  • Date: 26 02 2015
  • Filed under: Mirco Denicolò, Materia